Islanda
Volete visitare un'isola di una bellezza straordinaria, una terra con una vasta varietà di meravigliosi paesaggi e un forte legame con la natura?
Allora l'Islanda può offrirvi tutto questo e molto di più, per noi è stata una grande emozione la sua scoperta e questo viaggio lo ricorderemo per sempre.
Ogni angolo di mondo ha una propria bellezza, ma la terra di ghiaccio e fuoco, così chiamata, è una terra meravigliosa e affascinante, di cui noi ce ne siamo innamorati fin da subito proprio per i suoi paesaggi che cambiano ad ogni chilometro percorso e in tutto il viaggio i nostri occhi non si sono mai stancati di ammirare tutta la bellezza della sua natura.
L'Islanda è un isola nel cuore dell'Oceano Atlantico ed è molto apprezzata dai turisti, soprattutto nei mesi estivi, in cui vi è anche il sole di mezzanotte e quindi le giornate sono anche più lunghe.
Il tour classico è il giro completo dell'isola (the Ring Road).
Noi, non essendo viaggiatori usuali, abbiamo deciso di visitarla nel periodo invernale, più precisamente nel mese di febbraio, un periodo scelto sia per questioni economiche, essendo meno cara rispetto al periodo estivo, sia perché desideravamo rivedere nuovamente l'aurora boreale.
Il nostro viaggio in Islanda è stato pianificato molto tempo prima, circa 9 mesi in anticipo, siccome il periodo scelto non ci permetteva di fare il classico tour, ma abbiamo dovuto adattarlo in base al clima e alla stagione in cui saremmo andati, quindi pianificando ogni tappa tenendo conto anche degli spostamenti e i km percorsi.
Infatti durante il nostro viaggio abbiamo avuto spesso maltempo con forti venti e bufere di neve, ma siamo riusciti lo stesso a seguire il nostro tour che avevamo pianificato che comprendeva praticamente la visita della zona sud occidentale, includendo il famoso Circolo d'oro (Golden Circle).
Qui di seguito potete vedere le tappe del tour da noi modificato:
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Organizzando molto in anticipo, siamo riusciti anche a risparmiare parecchio sui vari voli, sui pernottamenti e anche sull'autonoleggio.
Prima di partire abbiamo acquistato una guida contenente una mappa stradale ben fatta, noi abbiamo apprezzato la guida di Marco Polo che si è rivelata molto utile, perché ci eravamo informati e sapevamo che non in tutti i luoghi avremmo potuto contare sulla connessione wifi e quindi connetterci all'itinerario di google maps.
Un altro consiglio è quello di scegliere bene la compagnia di autonoleggio, dopo varie offerte, noi abbiamo scelto l'autonoleggio Lava car rental, che oltre al prezzo conveniente, ci ha offerto una massima copertura assicurativa contro i danni della natura, cosa non poco importante in Islanda, dove il vento soffia talmente molto forte e rischia addirittura di strappare via le portiere e possono quindi subire seri danni, infatti gli autonoleggi vi ricorderanno sempre di aprire con le due mani e tener ben forti le portiere.
Un altro aspetto da tener conto è che il meteo in Islanda è davvero imprevedibile, si passa dal bel tempo alla bufera di neve in un attimo, quindi tutte le mattine è meglio controllare la situazione meteo, le varie allerte e le condizioni delle strade.
Nei viaggi al Nord nel periodo invernale è fondamentale anche un equipaggiamento termico ben attrezzato e soprattutto impermeabile, ricordatevi che in Islanda le temperature sanno essere molto rigide e bisogna essere ben coperti anche contro il vento e la neve, per cui è bene vestirsi a strati con tuta termica e pile, oltre che a guanti, passamontagna e cuffia.
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Dopo una lunghissima preparazione eccoci finalmente arrivati alla nostra partenza, il nostro volo con Easyjet non è diretto, ma prevede uno scalo a Londra ed arriviamo così all'aeroporto di Reykjavik solamente in serata.
La navetta che ci porterà a ritirare l'automobile ci attende appena fuori dall'aeroporto e una volta terminata di la burocrazia del noleggio, partiamo subito in direzione di Vogar, a soli 15 km.
Strada facendo ci fermiamo in un grande discount molto conosciuto in Islanda che si chiama Bonus, ormai ci aspettavamo prezzi alti perché sapevamo già che niente in Islanda è a buon mercato, siccome la maggior parte dei prodotti sono importati dall’Europa.
Raggiungiamo Vogar e ci rechiamo al primo alloggio prenotato, il By the Lighthouse, una casa bellissima sul mare vicino ad un faro, dove la proprietaria gentilissima ci ha fatto trovare una torta buonissima tipica islandese.
E' la prima sera nella terra dell'Islanda e come per incanto eccola lì nel cielo, con nostra grande sorpresa intravediamo dal nostro balcone l'aurora boreale che sembra esser venuta a darci il ben arrivati.
Non era così bella come quella vista nel nostro viaggio in Norvegia, perché qui c'erano tante luci attorno, ma è pur sempre una fantastica magia che appare ai nostri occhi e che volevamo tanto rivedere.

Alla mattina ci svegliamo e dopo aver controllato la meteo della giornata, partiamo in direzione di Vestry Petursey, percorrendo circa 200 km e durante il tragitto ci fermeremo a visitare le bellissime cascate più conosciute della zona sud dell'isola.
Dapprima raggiungiamo la città di Selfoss e quindi la prima cascata che vogliamo vedere, la cascata di Seljandsfoss, una delle più conosciute e fotografate dell'Islanda.
E' una cascata di oltre 60 metri di altezza, molto speciale siccome , seguendo un sentiero, vi è la possibilità di arrivare a vederla dal dietro, che però quando siamo andati noi era chiusa perché i gradini e il sentiero erano ghiacciati e pericolosi.


Continuiamo il tragitto in direzione di Skogar, dove ci attende la cascata seguente, la cascata di Skogafoss, un'altra attrazione popolare dell'Islanda.
La cascata di Skógafoss, con i suoi 62 metri di altezza e i suoi 30 metri di larghezza, rende il paesaggio davvero impressionante, il forte getto d'acqua cade su un letto di pietre nere contornato dal bianco della neve.
Se volete si può vedere anche dall'alto, basta seguire i 400 scalini per arrivare alla cima dove si trova una piattaforma, ma anche qui la salita è chiusa per pericolo di ghiaccio.


In serata arriviamo al nostro cottage a Vestri Petursey, in cui ci fermeremo per due notti, un bellissimo cottage nel bel mezzo della natura con un panorama da favola. Ha delle bellissime vetrate e da qui speriamo di riuscire a scorgere l'aurora boreale, ma purtroppo il cielo è molto nuvoloso e non abbiamo tante speranze, infatti in tutte le due notti non siamo riusciti a vederla, ma siamo già contenti di averla vista la sera prima.


Il giorno dopo ci svegliamo presto e dopo una bella colazione continuiamo la nostra esplorazione del sud di questa magnifica isola, oggi ci attendono molti chilometri da percorrere, circa 450 km in 5 ore di viaggio tra andata e ritorno.
La nostra prima tappa è situata a pochi km dal nostro cottage, più precisamente a Vìk ì mirdal, per vedere la rinomata spiaggia nera di Reynisfjara, una splendida spiaggia che per il suo colore ha ovviamente origine laviche, con colonne in basalto e grotte, da cui si affacciano nel bel mezzo dell'Oceano i faraglioni più conosciuti dell’isola che come altri luoghi dell'Islanda fanno parte anch'essi delle innumerevoli leggende di questa terra.




Riprendiamo la nostra strada per proseguire vestro la nostra seconda tappa che si trova nel Parco nazionale Vatnajökull, uno dei più grandi parchi dell'Europa con la zona del grande ghiacciaio Vatnajökull che presenta scenari incredibilmente fantastici e contiene il lago Jökusàrlòn.
Arriviamo alla laguna glaciale Jökulsàrlòn e ci godiamo lo spettacolo, grandi blocchi di ghiaccio nel lago ghiacciato che finiscono galleggiando sul fiume Jökulsá e che li trasporta direttamente in mare.





Alcuni Iceberg si fermano alla deriva sulla famosa spiaggia nera Diamond Beach, che grazie alla sua caratteristica colorazione scura contribuisce ad accentuare il contrasto con i blocchi ghiaccio evidenziandone colori e riflessi, così da sembrare un'immensa distesa di tante scintillanti pietre preziose.





Lasciamo questo meraviglioso luogo e ritorniamo al cottage, mentre ci godiamo il panorama dal finestrino dell'automobile, per strada incontriamo pochissime automobili e sembra che ci siamo solo noi.




Siamo molto stanchi quando arriviamo, ma siamo molto felici di quello che i nostri occhi hanno potuto ammirare oggi.
Il nostro quarto giorno in Islanda vogliamo dedicarlo a una parte molto nota dell'isola, il percorso più popolare chiamato Golden Circle, lasciamo quindi il nostro cottage e continuiamo con il nostro itinerario verso il Circolo d'Oro.
Le tre tappe più famose di questo circolo d’oro, Þingvellir, Gullfoss, e Geysir.
La nostra prima tappa infatti è la famosissima cascata Gullfoss, arriviamo al parcheggio e con una brevissima camminata l'ammiriamo in tutta la sua bellezza dapprima dall'alto e poi tramite un sentiero e una scalinata scendiamo per vederla dal basso.
La cascata di Gullfoss, conosciuta anche come “la cascata d’oro”, è un'imponente cascata con un'altezza di 32 m generata dal fiume Hvita e che genera due salti per poi buttarsi in una gola stretta e profonda.


Lasciamo la cascata e in pochi minuti di auto raggiungiamo la seconda tappa che vediamo in lontananza, l’attrazione probabilmente più famosa di tutta l’Islanda e per cui il paese è conosciuto in tutto il mondo, i rinomati Geyser.
Appena scendiamo dall'automobile, ci accorgiamo fin da subito di trovarci in una zona geotermale, sentiamo molto forte l'odore tipico di zolfo che percepiamo come di uova marce.
Il Geyser sappiamo tutti che è un tipo di sorgente d'acqua bollente e che ha delle eruzioni intermittenti che creano delle colonne di acqua calda e vapore. Il più conosciuto è il Geysir, che al momento è in attivo, ma li di fianco è però comunque possibile ammirare un altro geyser, lo Strokkur, che ogni 7-10 minuti erutta acqua calda fino a raggiungere anche 30 metri.



Percorriamo qualche chilometro e raggiungiamo il cottage in cui dormiremo per questa notte, presso Úthlíd Cottages, un bellissimo cottage tutto in legno che si affaccia sulla vallata e con un bellissimo patio con una hot tub islandese, una vasca di acqua calda geotermale.
Bellissima esperienza, ma anche qui l'acqua sa proprio di zolfo.


Ha nevicato tutta la notte, al nostro risveglio il paesaggio è bellissimo tutto imbiancato, però oggi abbiamo in programma lo spostamento sulla costa di Borgarnes e strada facendo vorremmo fermarci al Parco Nazionale Pingvellir.
Controlliamo la meteo e danno neve per tutta la mattinata, ci mettiamo così in strada, ma guidando con molta cautela, perché in molti tratti nevica davvero forte.
Con molta difficoltà riusciamo ad arrivare al Parco Nazionale Pingvellir, questo parco è molto importante dal punto di vista culturale, storico e geologico, in questo luogo nacque la Repubblica islandese ed è dichiarato Patrimonio dell'Umanità dall' Unesco .
Durante la visita del parco, camminiamo sulla falda Almannagjá e ci lasciamo sorprendere dalle enormi pareti naturali che sembrano quasi guidarci verso il cammino da percorrere, è un vero e proprio canyon e si tratta del punto in cui la zolla americana e quella europea si allontanano l’ una dall’ altra.
Ad un certo punto raggiungiamo una bandiera issata nel mezzo di un cumulo di rocce e scopriamo che qui nacque il primo parlamento islandese.
Nevica tantissimo, per cui torniamo indietro a riprendere l'automobile e continuiamo il nostro tragitto verso la costa.
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Nel tardo pomeriggio raggiungiamo la casetta vicino alla città di Borgarnes e nonostante le indicazioni del proprietario, facciamo molta fatica a trovare questa casa , perché é dispersa nel bel mezzo della natura senza numero civico né un nome della via, ma alla fine ce la facciamo e la troviamo.
Qui ci fermeremo due giorni e ci godiamo completo relax, approfittando anche dei servizi inclusi nella casa con la sua bellissima sauna e la vasca idromassaggio all'esterno.




Il settimo giorno ripartiamo in direzione di Sandgerdi, è una giornata splendida con il cielo sereno, ma c'è un fortissimo vento che soffia la neve nel bel mezzo della carreggiata, per cui adattiamo la velocità e facciamo una breve sosta sulla costa prima di fermarci a visitare la città di Reykyavik.


Lasciamo l'automobile vicino alla rinomata chiesa che è anche il simbolo della città (Hallgrimskirja), troviamo davvero molto originale la sua struttura.
La capitale dell'Islanda si trova in riva al mare, è una città dinamica e moderna, mentre nel centro storico si trovano molte case colorate e con graffiti.
Non perdetevi un giro nel vecchio porto, nei pressi dell'affascinante e grande luminoso centro congressi Harpa, dove vedrete le barche dei pescatori e le navi che partono per l'avvistamento delle balene.
Abbiamo passeggiato tra le vie e poi ci siamo fermati a mangiare Fish & Chips in un ristorantino tipico del luogo.






Dopo la visita della città riprendiamo il nostro tragitto e ci rechiamo verso la penisola di Reykjanes, più precisamente a Sandgerdi in cui alloggeremo presso l'Ocean Break Cabins per le nostre ultime due notti in questa terra meravigliosa.
Anche qui troviamo sul terrazzo una Hot Tub e ne approfittiamo subito, ammirando anche un tramonto spettacolare.


In serata ricomincia a nevicare e fino alla nostra partenza non smetterà più, per cui anche qui non riusciremo a rivedere l'aurora boreale, ma fa niente ci godiamo la neve e ci divertiamo a fare un grande pupazzo di neve.
Il pomeriggio abbiamo il biglietto per l'entrata presso la Blue Lagoon che avevamo già prenotato prima di partire, ma siamo indecisi se rischiare di metterci in macchina perché c'é una fortissima bufera di neve.
Nonostante la meteo non ci facciamo scoraggiare e un pò incoscientemente decidiamo così di provare a raggiungere la famosa Laguna Blu, questo grande centro termale con una bellissima e immensa piscina di acqua calda.
Per strada guidiamo con molta attenzione e riusciamo ad arrivare, il nostro pacchetto base comprende un cocktail servito nella vasca, una maschera viso con disponibili ciabatte e accappatoi.
Il paesaggio che troviamo è davvero surreale, l'acqua ha un colore magnifico, un azzurro chiarissimo, e con la neve ci sembra di essere immersi in un contesto da favola .
Quest'acqua ha proprietà curative grazie ai sali minerali e al fango di silice che si trova anche tutto intorno alla piscina.
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Continua a nevicare sempre più forte, lasciamo la Blue Lagoon per tornare al nostro cottage, sulla strada incontriamo molte automobili bloccate dalla neve, ma noi per fortuna con molta cautela siamo rientrati senza problemi.
L'indomani mattina ci svegliamo molto presto e ci rechiamo in aeroporto a Reykyavik e riconsegniamo l'automobile... purtroppo dobbiamo salutare questa stupenda isola che ci ha regalato tanti ricordi e paesaggi che non scorderemo mai, moltissime emozioni e per noi è stata anche una grandissima avventura.
Islanda
Volete visitare un'isola di una bellezza straordinaria, una terra con una vasta varietà di meravigliosi paesaggi e un forte legame con la natura?
Allora l'Islanda può offrirvi tutto questo e molto di più, per noi è stata una grande emozione la sua scoperta e questo viaggio lo ricorderemo per sempre.
Ogni angolo di mondo ha una propria bellezza, ma la terra di ghiaccio e fuoco, così chiamata, è una terra meravigliosa e affascinante, di cui noi ce ne siamo innamorati fin da subito proprio per i suoi paesaggi che cambiano ad ogni chilometro percorso e in tutto il viaggio i nostri occhi non si sono mai stancati di ammirare tutta la bellezza della sua natura.
L'Islanda è un isola nel cuore dell'Oceano Atlantico ed è molto apprezzata dai turisti, soprattutto nei mesi estivi, in cui vi è anche il sole di mezzanotte e quindi le giornate sono anche più lunghe.
Il tour classico è il giro completo dell'isola (the Ring Road).
Noi, non essendo viaggiatori usuali, abbiamo deciso di visitarla nel periodo invernale, più precisamente nel mese di febbraio, un periodo scelto sia per questioni economiche, essendo meno cara rispetto al periodo estivo, sia perché desideravamo rivedere nuovamente l'aurora boreale.
Il nostro viaggio in Islanda è stato pianificato molto tempo prima, circa 9 mesi in anticipo, siccome il periodo scelto non ci permetteva di fare il classico tour, ma abbiamo dovuto adattarlo in base al clima e alla stagione in cui saremmo andati, quindi pianificando ogni tappa tenendo conto anche degli spostamenti e i km percorsi.
Infatti durante il nostro viaggio abbiamo avuto spesso maltempo con forti venti e bufere di neve, ma siamo riusciti lo stesso a seguire il nostro tour che avevamo pianificato che comprendeva praticamente la visita della zona sud occidentale, includendo il famoso Circolo d'oro (Golden Circle).
Qui di seguito potete vedere le tappe del tour da noi modificato:
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Organizzando molto in anticipo, siamo riusciti anche a risparmiare parecchio sui vari voli, sui pernottamenti e anche sull'autonoleggio.
Prima di partire abbiamo acquistato una guida contenente una mappa stradale ben fatta, noi abbiamo apprezzato la guida di Marco Polo che si è rivelata molto utile, perché ci eravamo informati e sapevamo che non in tutti i luoghi avremmo potuto contare sulla connessione wifi e quindi connetterci all'itinerario di google maps.
Un altro consiglio è quello di scegliere bene la compagnia di autonoleggio, dopo varie offerte, noi abbiamo scelto l'autonoleggio Lava car rental, che oltre al prezzo conveniente, ci ha offerto una massima copertura assicurativa contro i danni della natura, cosa non poco importante in Islanda, dove il vento soffia talmente molto forte e rischia addirittura di strappare via le portiere e possono quindi subire seri danni, infatti gli autonoleggi vi ricorderanno sempre di aprire con le due mani e tener ben forti le portiere.
Un altro aspetto da tener conto è che il meteo in Islanda è davvero imprevedibile, si passa dal bel tempo alla bufera di neve in un attimo, quindi tutte le mattine è meglio controllare la situazione meteo, le varie allerte e le condizioni delle strade.
Nei viaggi al Nord nel periodo invernale è fondamentale anche un equipaggiamento termico ben attrezzato e soprattutto impermeabile, ricordatevi che in Islanda le temperature sanno essere molto rigide e bisogna essere ben coperti anche contro il vento e la neve, per cui è bene vestirsi a strati con tuta termica e pile, oltre che a guanti, passamontagna e cuffia.
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Dopo una lunghissima preparazione eccoci finalmente arrivati alla nostra partenza, il nostro volo con Easyjet non è diretto, ma prevede uno scalo a Londra ed arriviamo così all'aeroporto di Reykjavik solamente in serata.
La navetta che ci porterà a ritirare l'automobile ci attende appena fuori dall'aeroporto e una volta terminata di la burocrazia del noleggio, partiamo subito in direzione di Vogar, a soli 15 km.
Strada facendo ci fermiamo in un grande discount molto conosciuto in Islanda che si chiama Bonus, ormai ci aspettavamo prezzi alti perché sapevamo già che niente in Islanda è a buon mercato, siccome la maggior parte dei prodotti sono importati dall’Europa.
Raggiungiamo Vogar e ci rechiamo al primo alloggio prenotato, il By the Lighthouse, una casa bellissima sul mare vicino ad un faro, dove la proprietaria gentilissima ci ha fatto trovare una torta buonissima tipica islandese.
E' la prima sera nella terra dell'Islanda e come per incanto eccola lì nel cielo, con nostra grande sorpresa intravediamo dal nostro balcone l'aurora boreale che sembra esser venuta a darci il ben arrivati.
Non era così bella come quella vista nel nostro viaggio in Norvegia, perché qui c'erano tante luci attorno, ma è pur sempre una fantastica magia che appare ai nostri occhi e che volevamo tanto rivedere.

Alla mattina ci svegliamo e dopo aver controllato la meteo della giornata, partiamo in direzione di Vestry Petursey, percorrendo circa 200 km e durante il tragitto ci fermeremo a visitare le bellissime cascate più conosciute della zona sud dell'isola.
Dapprima raggiungiamo la città di Selfoss e quindi la prima cascata che vogliamo vedere, la cascata di Seljandsfoss, una delle più conosciute e fotografate dell'Islanda.
E' una cascata di oltre 60 metri di altezza, molto speciale siccome , seguendo un sentiero, vi è la possibilità di arrivare a vederla dal dietro, che però quando siamo andati noi era chiusa perché i gradini e il sentiero erano ghiacciati e pericolosi.


Continuiamo il tragitto in direzione di Skogar, dove ci attende la cascata seguente, la cascata di Skogafoss, un'altra attrazione popolare dell'Islanda.
La cascata di Skógafoss, con i suoi 62 metri di altezza e i suoi 30 metri di larghezza, rende il paesaggio davvero impressionante, il forte getto d'acqua cade su un letto di pietre nere contornato dal bianco della neve.
Se volete si può vedere anche dall'alto, basta seguire i 400 scalini per arrivare alla cima dove si trova una piattaforma, ma anche qui la salita è chiusa per pericolo di ghiaccio.


In serata arriviamo al nostro cottage a Vestri Petursey, in cui ci fermeremo per due notti, un bellissimo cottage nel bel mezzo della natura con un panorama da favola. Ha delle bellissime vetrate e da qui speriamo di riuscire a scorgere l'aurora boreale, ma purtroppo il cielo è molto nuvoloso e non abbiamo tante speranze, infatti in tutte le due notti non siamo riusciti a vederla, ma siamo già contenti di averla vista la sera prima.


Il giorno dopo ci svegliamo presto e dopo una bella colazione continuiamo la nostra esplorazione del sud di questa magnifica isola, oggi ci attendono molti chilometri da percorrere, circa 450 km in 5 ore di viaggio tra andata e ritorno.
La nostra prima tappa è situata a pochi km dal nostro cottage, più precisamente a Vìk ì mirdal, per vedere la rinomata spiaggia nera di Reynisfjara, una splendida spiaggia che per il suo colore ha ovviamente origine laviche, con colonne in basalto e grotte, da cui si affacciano nel bel mezzo dell'Oceano i faraglioni più conosciuti dell’isola che come altri luoghi dell'Islanda fanno parte anch'essi delle innumerevoli leggende di questa terra.




Riprendiamo la nostra strada per proseguire vestro la nostra seconda tappa che si trova nel Parco nazionale Vatnajökull, uno dei più grandi parchi dell'Europa con la zona del grande ghiacciaio Vatnajökull che presenta scenari incredibilmente fantastici e contiene il lago Jökusàrlòn.
Arriviamo alla laguna glaciale Jökulsàrlòn e ci godiamo lo spettacolo, grandi blocchi di ghiaccio nel lago ghiacciato che finiscono galleggiando sul fiume Jökulsá e che li trasporta direttamente in mare.





Alcuni Iceberg si fermano alla deriva sulla famosa spiaggia nera Diamond Beach, che grazie alla sua caratteristica colorazione scura contribuisce ad accentuare il contrasto con i blocchi ghiaccio evidenziandone colori e riflessi, così da sembrare un'immensa distesa di tante scintillanti pietre preziose.





Lasciamo questo meraviglioso luogo e ritorniamo al cottage, mentre ci godiamo il panorama dal finestrino dell'automobile, per strada incontriamo pochissime automobili e sembra che ci siamo solo noi.




Siamo molto stanchi quando arriviamo, ma siamo molto felici di quello che i nostri occhi hanno potuto ammirare oggi.
Il nostro quarto giorno in Islanda vogliamo dedicarlo a una parte molto nota dell'isola, il percorso più popolare chiamato Golden Circle, lasciamo quindi il nostro cottage e continuiamo con il nostro itinerario verso il Circolo d'Oro.
Le tre tappe più famose di questo circolo d’oro, Þingvellir, Gullfoss, e Geysir.
La nostra prima tappa infatti è la famosissima cascata Gullfoss, arriviamo al parcheggio e con una brevissima camminata l'ammiriamo in tutta la sua bellezza dapprima dall'alto e poi tramite un sentiero e una scalinata scendiamo per vederla dal basso.
La cascata di Gullfoss, conosciuta anche come “la cascata d’oro”, è un'imponente cascata con un'altezza di 32 m generata dal fiume Hvita e che genera due salti per poi buttarsi in una gola stretta e profonda.


Lasciamo la cascata e in pochi minuti di auto raggiungiamo la seconda tappa che vediamo in lontananza, l’attrazione probabilmente più famosa di tutta l’Islanda e per cui il paese è conosciuto in tutto il mondo, i rinomati Geyser.
Appena scendiamo dall'automobile, ci accorgiamo fin da subito di trovarci in una zona geotermale, sentiamo molto forte l'odore tipico di zolfo che percepiamo come di uova marce.
Il Geyser sappiamo tutti che è un tipo di sorgente d'acqua bollente e che ha delle eruzioni intermittenti che creano delle colonne di acqua calda e vapore. Il più conosciuto è il Geysir, che al momento è in attivo, ma li di fianco è però comunque possibile ammirare un altro geyser, lo Strokkur, che ogni 7-10 minuti erutta acqua calda fino a raggiungere anche 30 metri.



Percorriamo qualche chilometro e raggiungiamo il cottage in cui dormiremo per questa notte, presso Úthlíd Cottages, un bellissimo cottage tutto in legno che si affaccia sulla vallata e con un bellissimo patio con una hot tub islandese, una vasca di acqua calda geotermale.
Bellissima esperienza, ma anche qui l'acqua sa proprio di zolfo.


Ha nevicato tutta la notte, al nostro risveglio il paesaggio è bellissimo tutto imbiancato, però oggi abbiamo in programma lo spostamento sulla costa di Borgarnes e strada facendo vorremmo fermarci al Parco Nazionale Pingvellir.
Controlliamo la meteo e danno neve per tutta la mattinata, ci mettiamo così in strada, ma guidando con molta cautela, perché in molti tratti nevica davvero forte.
Con molta difficoltà riusciamo ad arrivare al Parco Nazionale Pingvellir, questo parco è molto importante dal punto di vista culturale, storico e geologico, in questo luogo nacque la Repubblica islandese ed è dichiarato Patrimonio dell'Umanità dall' Unesco .
Durante la visita del parco, camminiamo sulla falda Almannagjá e ci lasciamo sorprendere dalle enormi pareti naturali che sembrano quasi guidarci verso il cammino da percorrere, è un vero e proprio canyon e si tratta del punto in cui la zolla americana e quella europea si allontanano l’ una dall’ altra.
Ad un certo punto raggiungiamo una bandiera issata nel mezzo di un cumulo di rocce e scopriamo che qui nacque il primo parlamento islandese.
Nevica tantissimo, per cui torniamo indietro a riprendere l'automobile e continuiamo il nostro tragitto verso la costa.
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Nel tardo pomeriggio raggiungiamo la casetta vicino alla città di Borgarnes e nonostante le indicazioni del proprietario, facciamo molta fatica a trovare questa casa , perché é dispersa nel bel mezzo della natura senza numero civico né un nome della via, ma alla fine ce la facciamo e la troviamo.
Qui ci fermeremo due giorni e ci godiamo completo relax, approfittando anche dei servizi inclusi nella casa con la sua bellissima sauna e la vasca idromassaggio all'esterno.




Il settimo giorno ripartiamo in direzione di Sandgerdi, è una giornata splendida con il cielo sereno, ma c'è un fortissimo vento che soffia la neve nel bel mezzo della carreggiata, per cui adattiamo la velocità e facciamo una breve sosta sulla costa prima di fermarci a visitare la città di Reykyavik.


Lasciamo l'automobile vicino alla rinomata chiesa che è anche il simbolo della città (Hallgrimskirja), troviamo davvero molto originale la sua struttura.
La capitale dell'Islanda si trova in riva al mare, è una città dinamica e moderna, mentre nel centro storico si trovano molte case colorate e con graffiti.
Non perdetevi un giro nel vecchio porto, nei pressi dell'affascinante e grande luminoso centro congressi Harpa, dove vedrete le barche dei pescatori e le navi che partono per l'avvistamento delle balene.
Abbiamo passeggiato tra le vie e poi ci siamo fermati a mangiare Fish & Chips in un ristorantino tipico del luogo.






Dopo la visita della città riprendiamo il nostro tragitto e ci rechiamo verso la penisola di Reykjanes, più precisamente a Sandgerdi in cui alloggeremo presso l'Ocean Break Cabins per le nostre ultime due notti in questa terra meravigliosa.
Anche qui troviamo sul terrazzo una Hot Tub e ne approfittiamo subito, ammirando anche un tramonto spettacolare.


In serata ricomincia a nevicare e fino alla nostra partenza non smetterà più, per cui anche qui non riusciremo a rivedere l'aurora boreale, ma fa niente ci godiamo la neve e ci divertiamo a fare un grande pupazzo di neve.
Il pomeriggio abbiamo il biglietto per l'entrata presso la Blue Lagoon che avevamo già prenotato prima di partire, ma siamo indecisi se rischiare di metterci in macchina perché c'é una fortissima bufera di neve.
Nonostante la meteo non ci facciamo scoraggiare e un pò incoscientemente decidiamo così di provare a raggiungere la famosa Laguna Blu, questo grande centro termale con una bellissima e immensa piscina di acqua calda.
Per strada guidiamo con molta attenzione e riusciamo ad arrivare, il nostro pacchetto base comprende un cocktail servito nella vasca, una maschera viso con disponibili ciabatte e accappatoi.
Il paesaggio che troviamo è davvero surreale, l'acqua ha un colore magnifico, un azzurro chiarissimo, e con la neve ci sembra di essere immersi in un contesto da favola .
Quest'acqua ha proprietà curative grazie ai sali minerali e al fango di silice che si trova anche tutto intorno alla piscina.
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Continua a nevicare sempre più forte, lasciamo la Blue Lagoon per tornare al nostro cottage, sulla strada incontriamo molte automobili bloccate dalla neve, ma noi per fortuna con molta cautela siamo rientrati senza problemi.
L'indomani mattina ci svegliamo molto presto e ci rechiamo in aeroporto a Reykyavik e riconsegniamo l'automobile... purtroppo dobbiamo salutare questa stupenda isola che ci ha regalato tanti ricordi e paesaggi che non scorderemo mai, moltissime emozioni e per noi è stata anche una grandissima avventura.
Islanda
Volete visitare un'isola di una bellezza straordinaria, una terra con una vasta varietà di meravigliosi paesaggi e un forte legame con la natura?
Allora l'Islanda può offrirvi tutto questo e molto di più, per noi è stata una grande emozione la sua scoperta e questo viaggio lo ricorderemo per sempre.
Ogni angolo di mondo ha una propria bellezza, ma la terra di ghiaccio e fuoco, così chiamata, è una terra meravigliosa e affascinante, di cui noi ce ne siamo innamorati fin da subito proprio per i suoi paesaggi che cambiano ad ogni chilometro percorso e in tutto il viaggio i nostri occhi non si sono mai stancati di ammirare tutta la bellezza della sua natura.
L'Islanda è un isola nel cuore dell'Oceano Atlantico ed è molto apprezzata dai turisti, soprattutto nei mesi estivi, in cui vi è anche il sole di mezzanotte e quindi le giornate sono anche più lunghe.
Il tour classico è il giro completo dell'isola (the Ring Road).
Noi, non essendo viaggiatori usuali, abbiamo deciso di visitarla nel periodo invernale, più precisamente nel mese di febbraio, un periodo scelto sia per questioni economiche, essendo meno cara rispetto al periodo estivo, sia perché desideravamo rivedere nuovamente l'aurora boreale.
Il nostro viaggio in Islanda è stato pianificato molto tempo prima, circa 9 mesi in anticipo, siccome il periodo scelto non ci permetteva di fare il classico tour, ma abbiamo dovuto adattarlo in base al clima e alla stagione in cui saremmo andati, quindi pianificando ogni tappa tenendo conto anche degli spostamenti e i km percorsi.
Infatti durante il nostro viaggio abbiamo avuto spesso maltempo con forti venti e bufere di neve, ma siamo riusciti lo stesso a seguire il nostro tour che avevamo pianificato che comprendeva praticamente la visita della zona sud occidentale, includendo il famoso Circolo d'oro (Golden Circle).
Qui di seguito potete vedere le tappe del tour da noi modificato:
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Organizzando molto in anticipo, siamo riusciti anche a risparmiare parecchio sui vari voli, sui pernottamenti e anche sull'autonoleggio.
Prima di partire abbiamo acquistato una guida contenente una mappa stradale ben fatta, noi abbiamo apprezzato la guida di Marco Polo che si è rivelata molto utile, perché ci eravamo informati e sapevamo che non in tutti i luoghi avremmo potuto contare sulla connessione wifi e quindi connetterci all'itinerario di google maps.
Un altro consiglio è quello di scegliere bene la compagnia di autonoleggio, dopo varie offerte, noi abbiamo scelto l'autonoleggio Lava car rental, che oltre al prezzo conveniente, ci ha offerto una massima copertura assicurativa contro i danni della natura, cosa non poco importante in Islanda, dove il vento soffia talmente molto forte e rischia addirittura di strappare via le portiere e possono quindi subire seri danni, infatti gli autonoleggi vi ricorderanno sempre di aprire con le due mani e tener ben forti le portiere.
Un altro aspetto da tener conto è che il meteo in Islanda è davvero imprevedibile, si passa dal bel tempo alla bufera di neve in un attimo, quindi tutte le mattine è meglio controllare la situazione meteo, le varie allerte e le condizioni delle strade.
Nei viaggi al Nord nel periodo invernale è fondamentale anche un equipaggiamento termico ben attrezzato e soprattutto impermeabile, ricordatevi che in Islanda le temperature sanno essere molto rigide e bisogna essere ben coperti anche contro il vento e la neve, per cui è bene vestirsi a strati con tuta termica e pile, oltre che a guanti, passamontagna e cuffia.
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Dopo una lunghissima preparazione eccoci finalmente arrivati alla nostra partenza, il nostro volo con Easyjet non è diretto, ma prevede uno scalo a Londra ed arriviamo così all'aeroporto di Reykjavik solamente in serata.
La navetta che ci porterà a ritirare l'automobile ci attende appena fuori dall'aeroporto e una volta terminata di la burocrazia del noleggio, partiamo subito in direzione di Vogar, a soli 15 km.
Strada facendo ci fermiamo in un grande discount molto conosciuto in Islanda che si chiama Bonus, ormai ci aspettavamo prezzi alti perché sapevamo già che niente in Islanda è a buon mercato, siccome la maggior parte dei prodotti sono importati dall’Europa.
Raggiungiamo Vogar e ci rechiamo al primo alloggio prenotato, il By the Lighthouse, una casa bellissima sul mare vicino ad un faro, dove la proprietaria gentilissima ci ha fatto trovare una torta buonissima tipica islandese.
E' la prima sera nella terra dell'Islanda e come per incanto eccola lì nel cielo, con nostra grande sorpresa intravediamo dal nostro balcone l'aurora boreale che sembra esser venuta a darci il ben arrivati.
Non era così bella come quella vista nel nostro viaggio in Norvegia, perché qui c'erano tante luci attorno, ma è pur sempre una fantastica magia che appare ai nostri occhi e che volevamo tanto rivedere.

Alla mattina ci svegliamo e dopo aver controllato la meteo della giornata, partiamo in direzione di Vestry Petursey, percorrendo circa 200 km e durante il tragitto ci fermeremo a visitare le bellissime cascate più conosciute della zona sud dell'isola.
Dapprima raggiungiamo la città di Selfoss e quindi la prima cascata che vogliamo vedere, la cascata di Seljandsfoss, una delle più conosciute e fotografate dell'Islanda.
E' una cascata di oltre 60 metri di altezza, molto speciale siccome , seguendo un sentiero, vi è la possibilità di arrivare a vederla dal dietro, che però quando siamo andati noi era chiusa perché i gradini e il sentiero erano ghiacciati e pericolosi.


Continuiamo il tragitto in direzione di Skogar, dove ci attende la cascata seguente, la cascata di Skogafoss, un'altra attrazione popolare dell'Islanda.
La cascata di Skógafoss, con i suoi 62 metri di altezza e i suoi 30 metri di larghezza, rende il paesaggio davvero impressionante, il forte getto d'acqua cade su un letto di pietre nere contornato dal bianco della neve.
Se volete si può vedere anche dall'alto, basta seguire i 400 scalini per arrivare alla cima dove si trova una piattaforma, ma anche qui la salita è chiusa per pericolo di ghiaccio.


In serata arriviamo al nostro cottage a Vestri Petursey, in cui ci fermeremo per due notti, un bellissimo cottage nel bel mezzo della natura con un panorama da favola. Ha delle bellissime vetrate e da qui speriamo di riuscire a scorgere l'aurora boreale, ma purtroppo il cielo è molto nuvoloso e non abbiamo tante speranze, infatti in tutte le due notti non siamo riusciti a vederla, ma siamo già contenti di averla vista la sera prima.


Il giorno dopo ci svegliamo presto e dopo una bella colazione continuiamo la nostra esplorazione del sud di questa magnifica isola, oggi ci attendono molti chilometri da percorrere, circa 450 km in 5 ore di viaggio tra andata e ritorno.
La nostra prima tappa è situata a pochi km dal nostro cottage, più precisamente a Vìk ì mirdal, per vedere la rinomata spiaggia nera di Reynisfjara, una splendida spiaggia che per il suo colore ha ovviamente origine laviche, con colonne in basalto e grotte, da cui si affacciano nel bel mezzo dell'Oceano i faraglioni più conosciuti dell’isola che come altri luoghi dell'Islanda fanno parte anch'essi delle innumerevoli leggende di questa terra.




Riprendiamo la nostra strada per proseguire vestro la nostra seconda tappa che si trova nel Parco nazionale Vatnajökull, uno dei più grandi parchi dell'Europa con la zona del grande ghiacciaio Vatnajökull che presenta scenari incredibilmente fantastici e contiene il lago Jökusàrlòn.
Arriviamo alla laguna glaciale Jökulsàrlòn e ci godiamo lo spettacolo, grandi blocchi di ghiaccio nel lago ghiacciato che finiscono galleggiando sul fiume Jökulsá e che li trasporta direttamente in mare.





Alcuni Iceberg si fermano alla deriva sulla famosa spiaggia nera Diamond Beach, che grazie alla sua caratteristica colorazione scura contribuisce ad accentuare il contrasto con i blocchi ghiaccio evidenziandone colori e riflessi, così da sembrare un'immensa distesa di tante scintillanti pietre preziose.





Lasciamo questo meraviglioso luogo e ritorniamo al cottage, mentre ci godiamo il panorama dal finestrino dell'automobile, per strada incontriamo pochissime automobili e sembra che ci siamo solo noi.




Siamo molto stanchi quando arriviamo, ma siamo molto felici di quello che i nostri occhi hanno potuto ammirare oggi.
Il nostro quarto giorno in Islanda vogliamo dedicarlo a una parte molto nota dell'isola, il percorso più popolare chiamato Golden Circle, lasciamo quindi il nostro cottage e continuiamo con il nostro itinerario verso il Circolo d'Oro.
Le tre tappe più famose di questo circolo d’oro, Þingvellir, Gullfoss, e Geysir.
La nostra prima tappa infatti è la famosissima cascata Gullfoss, arriviamo al parcheggio e con una brevissima camminata l'ammiriamo in tutta la sua bellezza dapprima dall'alto e poi tramite un sentiero e una scalinata scendiamo per vederla dal basso.
La cascata di Gullfoss, conosciuta anche come “la cascata d’oro”, è un'imponente cascata con un'altezza di 32 m generata dal fiume Hvita e che genera due salti per poi buttarsi in una gola stretta e profonda.


Lasciamo la cascata e in pochi minuti di auto raggiungiamo la seconda tappa che vediamo in lontananza, l’attrazione probabilmente più famosa di tutta l’Islanda e per cui il paese è conosciuto in tutto il mondo, i rinomati Geyser.
Appena scendiamo dall'automobile, ci accorgiamo fin da subito di trovarci in una zona geotermale, sentiamo molto forte l'odore tipico di zolfo che percepiamo come di uova marce.
Il Geyser sappiamo tutti che è un tipo di sorgente d'acqua bollente e che ha delle eruzioni intermittenti che creano delle colonne di acqua calda e vapore. Il più conosciuto è il Geysir, che al momento è in attivo, ma li di fianco è però comunque possibile ammirare un altro geyser, lo Strokkur, che ogni 7-10 minuti erutta acqua calda fino a raggiungere anche 30 metri.



Percorriamo qualche chilometro e raggiungiamo il cottage in cui dormiremo per questa notte, presso Úthlíd Cottages, un bellissimo cottage tutto in legno che si affaccia sulla vallata e con un bellissimo patio con una hot tub islandese, una vasca di acqua calda geotermale.
Bellissima esperienza, ma anche qui l'acqua sa proprio di zolfo.


Ha nevicato tutta la notte, al nostro risveglio il paesaggio è bellissimo tutto imbiancato, però oggi abbiamo in programma lo spostamento sulla costa di Borgarnes e strada facendo vorremmo fermarci al Parco Nazionale Pingvellir.
Controlliamo la meteo e danno neve per tutta la mattinata, ci mettiamo così in strada, ma guidando con molta cautela, perché in molti tratti nevica davvero forte.
Con molta difficoltà riusciamo ad arrivare al Parco Nazionale Pingvellir, questo parco è molto importante dal punto di vista culturale, storico e geologico, in questo luogo nacque la Repubblica islandese ed è dichiarato Patrimonio dell'Umanità dall' Unesco .
Durante la visita del parco, camminiamo sulla falda Almannagjá e ci lasciamo sorprendere dalle enormi pareti naturali che sembrano quasi guidarci verso il cammino da percorrere, è un vero e proprio canyon e si tratta del punto in cui la zolla americana e quella europea si allontanano l’ una dall’ altra.
Ad un certo punto raggiungiamo una bandiera issata nel mezzo di un cumulo di rocce e scopriamo che qui nacque il primo parlamento islandese.
Nevica tantissimo, per cui torniamo indietro a riprendere l'automobile e continuiamo il nostro tragitto verso la costa.
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Nel tardo pomeriggio raggiungiamo la casetta vicino alla città di Borgarnes e nonostante le indicazioni del proprietario, facciamo molta fatica a trovare questa casa , perché é dispersa nel bel mezzo della natura senza numero civico né un nome della via, ma alla fine ce la facciamo e la troviamo.
Qui ci fermeremo due giorni e ci godiamo completo relax, approfittando anche dei servizi inclusi nella casa con la sua bellissima sauna e la vasca idromassaggio all'esterno.




Il settimo giorno ripartiamo in direzione di Sandgerdi, è una giornata splendida con il cielo sereno, ma c'è un fortissimo vento che soffia la neve nel bel mezzo della carreggiata, per cui adattiamo la velocità e facciamo una breve sosta sulla costa prima di fermarci a visitare la città di Reykyavik.


Lasciamo l'automobile vicino alla rinomata chiesa che è anche il simbolo della città (Hallgrimskirja), troviamo davvero molto originale la sua struttura.
La capitale dell'Islanda si trova in riva al mare, è una città dinamica e moderna, mentre nel centro storico si trovano molte case colorate e con graffiti.
Non perdetevi un giro nel vecchio porto, nei pressi dell'affascinante e grande luminoso centro congressi Harpa, dove vedrete le barche dei pescatori e le navi che partono per l'avvistamento delle balene.
Abbiamo passeggiato tra le vie e poi ci siamo fermati a mangiare Fish & Chips in un ristorantino tipico del luogo.






Dopo la visita della città riprendiamo il nostro tragitto e ci rechiamo verso la penisola di Reykjanes, più precisamente a Sandgerdi in cui alloggeremo presso l'Ocean Break Cabins per le nostre ultime due notti in questa terra meravigliosa.
Anche qui troviamo sul terrazzo una Hot Tub e ne approfittiamo subito, ammirando anche un tramonto spettacolare.


In serata ricomincia a nevicare e fino alla nostra partenza non smetterà più, per cui anche qui non riusciremo a rivedere l'aurora boreale, ma fa niente ci godiamo la neve e ci divertiamo a fare un grande pupazzo di neve.
Il pomeriggio abbiamo il biglietto per l'entrata presso la Blue Lagoon che avevamo già prenotato prima di partire, ma siamo indecisi se rischiare di metterci in macchina perché c'é una fortissima bufera di neve.
Nonostante la meteo non ci facciamo scoraggiare e un pò incoscientemente decidiamo così di provare a raggiungere la famosa Laguna Blu, questo grande centro termale con una bellissima e immensa piscina di acqua calda.
Per strada guidiamo con molta attenzione e riusciamo ad arrivare, il nostro pacchetto base comprende un cocktail servito nella vasca, una maschera viso con disponibili ciabatte e accappatoi.
Il paesaggio che troviamo è davvero surreale, l'acqua ha un colore magnifico, un azzurro chiarissimo, e con la neve ci sembra di essere immersi in un contesto da favola .
Quest'acqua ha proprietà curative grazie ai sali minerali e al fango di silice che si trova anche tutto intorno alla piscina.
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Continua a nevicare sempre più forte, lasciamo la Blue Lagoon per tornare al nostro cottage, sulla strada incontriamo molte automobili bloccate dalla neve, ma noi per fortuna con molta cautela siamo rientrati senza problemi.
L'indomani mattina ci svegliamo molto presto e ci rechiamo in aeroporto a Reykyavik e riconsegniamo l'automobile... purtroppo dobbiamo salutare questa stupenda isola che ci ha regalato tanti ricordi e paesaggi che non scorderemo mai, moltissime emozioni e per noi è stata anche una grandissima avventura.